Maria |
HPV E VACCINI: UN’ALTRA VITA SPEZZATA
E. VACCINIINFORMA
La storia di Maria e la forza della sua testimonianza.
Maria Lysaker Wennersberg e la sua testimonianza resa nota dalla madre, Rita Lysaker, un’infermiera.
Maria aveva dodici anni quando ha ricevuto il Gardasil nel 2009. Non è stata in grado di frequentare la scuola per gli ultimi quattro anni e mezzo.
Dopo l’intervista condotta dal quotidiano norvegese (fonte a fine articolo) questa vaccinazione è divenuta un caso nazionale. Diverse le testimonianze e non si tratta certamente di psicosi di massa come i nostri governi dichiarano.
La Norvegia ora si unisce agli altri stati con le testimonianze delle sue cittadine.
A Maria è stata diagnosticata la sindrome POTS.
Maria e Rita sono riuscite a mettersi in contatto con un eccellente medico danese,specializzato in questa sindrome e nel suo trattamento,il quale ha confermato la connessione tra la vaccinazione e la sindrome sopra citata.
L’articolo norvegese riporta la notizia senza alcuna censura attraverso il quotidiano Verdens Gang (VG) :
“Maria,18 anni, gravemente danneggiata a seguito della vaccinazione con Gardasil”.
- http://www.vg.no/nyheter/innenriks/maria-18-har-vaert-alvorlig-syk-i-fem-aar/a/23517356/
A 12 anni, la ragazza norvegese, Maria Lysaker Wennersberg, ha ricevuto il vaccino contro l’HPV a scuola. Ad aprile 2015 è stata diagnosticata la POTS, sospettata di essere un grave effetto collaterale dal vaccino.
La maggior parte delle volte Maria è costretta a rimanere a letto e non poter godere della sua adolescenza.
Una vita rovinata,spezzata e travolta da un dramma che ha comportato il non poter frequentare nemmeno la scuola.
Maria, una ragazza molto attiva nello sport, giocava a baseball, calcio e sci in inverno; ora la stessa ragazza si trova su una sedia a rotelle ed ha bisogno dell’aiuto costante dei suoi genitori ogni giorno.
Maria racconta quanto sia difficile concentrarsi.
“Ma il peggio sono gli svenimenti. Io non posso alzarmi senza svenire. Il mio polso accelera in un attimo e non riesco a vedere nulla; la vista è offuscata” racconta la diciottenne.
Il controverso e temuto vaccino
Attualmente, molti i danni provocati da questa vaccinazione. In corso oltre alla denuncia di diversi stati europei, c’è la valutazione in Europa, USA e Asia riguardo la vaccinazione contro il papilloma virus umano.
“Noi non siamo contrari ai vaccini,ma è importante avere le informazioni prima di ogni vaccinazione riguardo il suo effetto sul nostro corpo; non ci si può rovinare la vita in questo modo” racconta Rita Lysaker.
Lei stessa è un’infermiera e ha seguito il programma di immunizzazione norvegese in tutta l’educazione di Maria.
Consenso Informato?
“Solo informazioni positive”
“Noi genitori,siamo stati invitati ad un incontro a scuola dove ci hanno parlato solo degli effetti benefici della vaccinazione contro l’Hpv e di quanto fossero fortunate le nostre figlie a poterlo effettuare” racconta Rita.
Maria è stata vaccinata con tutte e tre le dosi del Gardasil durante l’autunno del 2009 e la primavera del 2010.
Gli infermieri sono abituati a vedere come alcuni possono reagire dopo la vaccinazione,per questo motivo la stessa Rita si preoccupò molto quando vide il braccio della figlia gonfiarsi e divenire lu poco dopo la medesima vaccinazione.
“Passerà” pensò Maria; ma intanto la stessa ragazza,non è stata sottoposta ad alcuna visita successiva alla vaccinazione e nemmeno sapeva di essere un caso di reazione avversa. La condizione del braccio era “normale, innocua” hanno dichiarato.
Gravemente danneggiata
All’inizio del 2011 Maria si ammalò gravemente. Il malessere era talmente forte da portarla al ricovero presso l’ospedale di Fredrikstad.
“Credevo che fosse una banale influenza”. Maria è stata male per una settimana,quando finito il senso di vomito ha iniziato ad accusare dei forti dolori addominali.La stessa ragazza viene dimessa ma quando i dolori addominali si fanno intensi viene prontamente ricoverata.“Il dolore persisteva, ma i medici non ne comprendevano la ragione,per questo motivo,incapaci di fare una diagnosi” racconta Rita Lysaker.
Maria tornò a casa stanca e provata.
Ha cercato di vivere come le altre giovani ragazze della sua età, facendo quello che poteva ma purtroppo ha dovuto accettare il suo limite.
“Gli insegnanti sono stati meravigliosi e hanno ceracto di aiutarmi anche a casa ma io non riuscivo a concentrarmi e ho ceduto” racconta Maria.
Intanto si susseguono visite su visite per Maria.
Dopo il suo ultimo soggiorno in una clinica privata nella primavera del 2015, il suo stato di salute è peggiorato. Era un susseguirsi di svenimenti,non era più possibile andare avanti in questa maniera ed anche in questo caso è stata riammessa all’ospedale locale di Fredrikstad.
In questa struttura,Maria e la sua condizione, è stata attentamente esaminata. Il suo cuore è stato controllato e monitorata la pressione sanguigna. E’ rimasta li per 10 giorni,ma nessuna diagnosi ancora.
“Un infermiere presso l’ospedale di Fredrikstad, ci ha messo in contatto con un medico esperto di questa sindrome” racconta Rita.
Una caratteristica distintiva di POTS è che la frequenza cardiaca aumenta ma non la pressione sanguigna.
Diagnosi? “POTS”
Arriva la diagnosi per Maria. La sindrome di POTS – Sindrome di tachicardia posturale ortostatica.
“I medici ovviamente non collegano il danno alla vaccinazione” dice Rita Lysaker.
Maria fu dimessa con la prescrizione di bere molta a cqua e di tornare per i controlli ogni 3 mesi.
Diversi gli articoli in cui invece abbiamo letto che la sindrome POTS sia un disturbo collegato alla vaccinazione contro l’ HPV; è altrettanto difficile reperire le statistiche poichè gli stessi eventi avversi vengono poco denunciati.
“Nell’articolo abbiamo letto anche il nome del Dr Jesper Mehlsen, il medico danese che ha seguito molti casi come quello di Maria in danimarca. Per questa ragione lo abbiamo contattato il quale prontamente ha accettato di vederci e siamo state davvero fortunate. E’ stata un’esperienza estremamente positiva quella di essere accolti dal Dr Mehlsen a Frederiksberg. Finalmente c’era qualcuno che mi comprendeva prendendo seriamente la mia storia. Dopo la visita,le cure e i consigli per vivere al meglio” racconta Maria.Lo stesso medico ha confermato la reazione al vaccino Hpv.
Il Dottor Mehlsen scrive “grave caso di tachicardia posturale ortostatica sindrome (POTS), che impedisce al paziente di stare in piedi e camminare.”
Egli conferma inoltre che la malattia sia una reazione avversa al vaccino HPV.
Maria continua con le sue cure anche se è difficile.
Con la speranza che tutto possa risolversi al meglio,abbracciamo questa ragazza e la sua famiglia e continuiamo a chiedere delucidazioni agli organi competenti.
E’ ora che diano una risposta a tutte queste ragazze ed agli stati che hanno denunciato il vaccino temuto e controverso.
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